Lo scultore di anime
RomanzoBrillante studente della Berkeley University e geniale hacker nel tempo libero, Albert Gordon inventa un software che gli consente di controllare qualsiasi sistema informatico. L’enorme ricchezza ottenuta dallo sfruttamento del programma è solo il primo passo verso il vero obiettivo: cambiare il mondo. Col potere conferitogli dal denaro e dalla capacità di accedere ai dati delle agenzie governative del pianeta, riunisce un gruppo di hacker e neuroscienziati con lo scopo di progettare e stabilire il nuovo ordine mondiale. La scalata al dominio del mondo ha successo e in pochi anni le guerre, la fame e le malattie diventano storia del passato.
Tutto procede secondo i piani, finché Alicia, psicologa e membro del gruppo di Albert, s’impadronisce del potere costringendo il suo fondatore alla fuga. L’ambizione della donna, unita allo spregiudicato uso di un potente strumento di condizionamento mentale, trasformano l’oligarchia illuminata nella peggiore delle dittature. Mentre la psicologa diventa sempre più potente e progetta di estendere all’inverosimile il condizionamento dei comportamenti umani, in una piccola isola sperduta del Mediterraneo cresce in clandestinità l’ultimo membro dei Gordon: Roger, nato dall’unione di un’indigena col figlio fuggiasco di quello che era stato l’uomo più potente del pianeta, adesso ricercato dalla polizia.
La vita scorre tranquilla per il giovane Gordon, ignaro del segreto che ha portato il padre ad approdare e stabilirsi in quel piccolo borgo marinaro, e mentre nelle metropoli il governo esercita nuovi e più efficaci strumenti di condizionamento delle masse, sotto il sole caldo del Mediterraneo meridionale l’ultimo dei Gordon assimila la cultura semplice e profonda di quella popolazione ai margini del progresso, classificata dal Sistema come “grappolo demografico ininfluente”.
Ancora adolescente, Roger scopre casualmente una disperata richiesta d’aiuto del nonno Albert; messaggio che, molti anni prima, il padre aveva deciso di non accogliere per timore delle conseguenze sulla storia d’amore con la futura moglie. L’appello viene raccolto dal figlio, che parte alla volta di San Francisco dove diventa uno “Scultore di anime”, come a quel tempo il regime chiamava gli psicologi che supportavano il controllo della popolazione.
A Roger Gordon si uniranno un colonnello di polizia e un gruppo di ex pazienti liberati dalla più subdola forma di condizionamento mai concepita. L’attacco al potente ed efficiente sistema di controllo delle informazioni e della mente che opprimeva il pianeta, coinvolgerà tre generazioni della famiglia Gordon e avrà come teatro di scontro San Francisco, la nuova capitale del mondo…
Questa storia lascia intravedere un futuro ormai prossimo dove la dipendenza dai sistemi informativi sarà totale. Tra le righe che descrivono una guerra combattuta con le tastiere dei computer emerge l’individuo e la sua psiche, i meccanismi che ne condizionano lo sviluppo.
Per quanto frutto dell’invenzione narrativa, Lo scultore di anime proietta una luce inquietante sul valore di quello che viene definito comunemente libero arbitrio, insinuando l’idea che si tratti di un concetto astratto privo di reale riscontro.
Nel 2001, alla prima lettura del romanzo ebbi la sensazione di aver scritto una storia di fantascienza. Oggi, lo sviluppo dei Big Data e le ultime sperimentazioni di microchip destinati “a esseri umani” hanno tolto il “fanta” a molte delle invenzioni narrative. Anche la visione di quanto le persone sarebbero state condizionate dalla tecnologia informatica è divenuta realtà; aggiungo purtroppo.
Il problema non è l’invadenza della tecnologia, ma il devastante binomio che si crea quando se ne appropria il Marketing, quando tutto diventa mercato, anche le debolezze e i sentimenti.
Consiglierei di non considerare il romanzo solo una storia di fantasia: nel nostro tempo, quello dell’informazione globalizzata, ritengo plausibile la proiezione di un gruppo di scienziati coalizzati per assumere il controllo dei sistemi informativi.
Proviamo a immaginare quanti giovani geniali e incazzati per un futuro che gli viene rubato alla nascita sono sparsi ai quattro angoli del mondo; e non dimentichiamo che parlano tutti la stessa lingua, quella del codice informatico.
Sono convinto che il mondo stia subendo un cambiamento epocale: che sia un rischio di ulteriore appiattimento delle coscienze o l’opportunità di un nuovo Rinascimento lo dirà la storia.
Alessandro Arvigo
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