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Les Demoiselles D'Avignon

Romanzo

[…] Gli piaceva proprio quell’universo psichico che si era immaginato: ci si poteva fantasticare, sognare, percepire o, come avrebbe detto il suo socio, allucinare qualunque cosa fosse per lui concepibile. Era questo il bello di avere a che fare con dimensioni che i più non riconoscevano: come potevano contestare le sue osservazioni su qualcosa che non esisteva? Per qualche minuto rifletté sulla necessità di cercare un contesto di riferimento che gli permettesse di presentare le sue teorie in modo pragmatico; ma non al punto di rivendicarne un qualche valore scientifico, perché non avrebbe mai avuto il modo di provare le sue esperienze oniriche e, ancora meno, di poterle riprodurre più volte e con lo stesso risultato misurabile come voleva il metodo scientifico. Nella mente di Antonio, qualcosa o qualcuno provò a mettere le mani sulla ruota del timone, invitandolo a sedersi sopravento a quello che gli passava per la testa per godersi una veleggiata nel mare della fantasia. Dopo aver incontrato qualche resistenza, il suo misterioso agente mentale riuscì ad avere la meglio, approfittando di un momento di distrazione causata dal sibilo ipnotico dei jet. Quando nella sua mente si insinuò il pensiero di quanto sarebbe stato piacevole poter rivivere a comando certi orgasmi vissuti durante un sogno, Antonio socchiuse gli occhi e sorrise, mentre le immagini dei sogni erotici che faceva prima d’incontrare Chiara saturavano gli spazi degli stati generati dalla coscienza. La moglie lo osservò e si accorse che lui aveva gli occhi socchiusi, ma non dormiva, stava ridendo… Chiara non poteva immaginare che il marito stava fantasticando su come le sue teorie avrebbero provocato il crollo del mercato della pornografia. «Antonio, stai ridendo…» disse la moglie appoggiandogli una mano sull’avambraccio. «Sì» rispose lui aprendo gli occhi che brillavano come quelli di un bambino; e sottovoce, dopo aver rivolto un sorriso ambiguo alla hostess che transitava nel corridoio, aggiunse: «Ho appena scoperto come eludere il voto di castità senza infrangerlo. Diventeremo ricchi…»
Sono trascorsi sei anni da quando il dottor Antonio Encara ha messo su famiglia e molte cose sono cambiate.
Archiviato Il sogno blu, la nascita dei figli ha di fatto aggiornato a una nuova release il “software” con cui lo psicologo interagisce con la realtà; un diverso modo di relazionarsi col prossimo reso necessario dall’essere diventato marito e padre. Sempre più innamorato della moglie e accantonate le scorribande nel “mondo dei sogni”, sembrerebbe che lo psicologo abbia finalmente fatto la pace con l’esistenza e ritrovato lo smalto dei bei tempi. A far rinascere nel protagonista la voglia di occuparsi dei problemi di questo mondo e riprendere la professione, contribuisce anche la collaborazione del giovane e brillante psichiatra calabrese che lo aveva aiutato nell’episodio precedente; un sodalizio di successo, considerato che lo studio associato di psicologia e psichiatria Encara&Adornato ha più richieste di quanti pazienti possa accogliere.
In questo secondo episodio dello “psicologo dei sogni”, un antiquario di ritorno da un viaggio in Messico entra in uno stato di coma che la scienza medica non riesce a spiegare. Sarà la fortuita conoscenza dell’antiquario con il socio dello psicologo a interessare quest’ultimo al suo caso. Il ritorno del dottor Encara alle arcane frequentazioni delle entità che popolano l’universo parallelo dei “Sogni Lucidi” non piacerà a Chiara, la sua bellissima e agguerrita consorte, che non comprende la scelta del marito di avventurarsi nuovamente in una dimensione non priva di rischi. L’indagine del dottor Encara inizia da un antico anello di pietra con incisa l’effige di Quetzalcoatl: un ricordo del viaggio in Messico che l’antiquario portava al dito prima di addormentarsi. Il contatto col quel reperto archeologico gli procura una sensazione che non provava da molti anni e attiva l’ago di quella misteriosa bussola che  orienta la sua navigazione mentale. L’indicazione dell’Inconscio è forte e chiara: il misterioso stato del dormiente è un problema che ha avuto origine in un Sogno Lucido.
Sullo sfondo di questa storia, dove le leggi che regolano gli universi fisico e psichico sembrano collimare una realtà più complessa di quella che appare, si accende lo scontro tra le convinzioni generate dal diverso approccio all’interpretazione della realtà. Intorno e dentro la storia, le tensioni matrimoniali di una coppia nata da un vero amore: un conflitto di valori esasperato dalle incrostazioni dell’Io che a volte riesce a dividere più di quanto l’amore possa unire.

Alessandro Arvigo

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