Senza entrare nel merito dei sofisticati meccanismi delle borse, credo sia chiaro a tutti cosa significhi vendere allo scoperto: vendere qualcosa che non possiedi.
Le domande che seguono faranno sorridere gli squali e le remore della finanza, ma come fai a vendere qualcosa che non possiedi; e ancora: perché è consentito?
Non è necessario essere degli esperti per capire che il “tempo” è la variabile sulla quale si regge tutta la speculazione finanziaria. Un’altra domanda, che questa volta farà rotolare dal ridere gli squali: “Perché non si elimina la speculazione truffaldina dalle transazioni finanziarie? Perché è impossibile? Cazzate!” La risposta è perché a dettare le regole sono gli stessi speculatori, le grandi concentrazioni finanziarie che condizionano, foraggiano e stipendiano la politica. Le agenzie di Rating ne sono l’esempio lampante. Altra domanda per far schiattare i vecchi squali deboli di cuore: “Perché l’Europa e gli Stati Uniti non aprono delle agenzie di Rating inter-governative basate su algoritmi pubblici? Forse perché i governi potrebbero barare per favorire il propri titoli di stato e le grandi aziende nazionali? Non credo proprio, se le agenzie di Rating fossero almeno due e con il diritto si verificare periodicamente i rispettivi algoritmi di valutazione. La vera causa dell’impotenza dei governi a regolare i mercati è il girotondo d’interessi tra la politica e la finanza.
Se siete curiosi di capire cosa sta succedendo, o tanto per saperne parlare, leggetevi questo.