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Il grillo parlante ovvero la voce della coscienzaComincio il mio viaggio alla riscoperta della coscienza dei cattolici da un’affermazione di Roberto Formigoni durante una puntata di Che tempo che fa:

Le cose che i governi Berlusconi hanno fatto in questi anni: nessuna di queste obietta alla coscienza del cattolico; in tutti i provvedimenti assunti sono stati rispettati quelli che la dottrina sociale cristiana chiama i punti irrinunciabili, non sindacabili, non mettibili in discussione dalla dottrina sociale cristiana stessa...”

Bene, come non credere alle parole di un autentico cattolico di lungo corso come lui: se dice che nulla di quello che hanno fatto i governi Berlusconi “obietta alla coscienza del cattolico” dobbiamo avere “fede” e credere che sia così. A questo punto però, mi sorge il dubbio che la mia idea di “coscienza cattolica” sia datata, perché mi riesce difficile immaginare che l’operato di Berlusconi e la sua Corte dei Miracoli rappresenti un esempio di buona coscienza cattolica. Forse  è stata rilasciata una nuova release di “Coscienza Cattolica”, come direbbero i miei amici informatici; forse è già operativa da tempo la Coscienza Cattolica 2.0 e non me ne sono accorto.
Giusto per rinfrescarmi la memoria sono andato a cercare su internet l’elenco delle leggi ad personam sulle quali la coscienza cattolica di Formigoni non ha nulla da obiettare e, forte della medaglia d’oro di catechismo vinta al tempo in cui ero anch’io un autentico cattolico, posso affermare con cognizione di causa che i governi di Berlusconi hanno violato almeno due di quei Dieci Comandamenti sui quali si regge tutta la traballante impalcatura del cattolicesimo:

– Non rubare.
– Non dire falsa testimonianza.

Lascio ai cattolici l’onere di giudicare se, come afferma Formigoni, non siano “mettibili in discussione dalla dottrina sociale cristiana”. Dubito che i cattolici come Don Gallo e tanta altra brava gente che crede onestamente nel messaggio cristiano non avrebbero qualcosa da obiettare in merito…
Quindi, che dire della coscienza cattolica di Formigoni? Che riferisce al meglio di tutti quei tristi figuri che si aggirano nelle sacrestie con lo sguardo inquieto sotto la tonaca? Che rappresenta il peggio di come il messaggio cristiano è stato usato per i propri interessi personali a scapito degli altri? Che non deve essere confuso con la vera coscienza cattolica che osserva i Comandamenti?
Nella retorica delle domande è implicito il consenso dei cattolici onesti, sempre che non siano tutti estinti. Certo il dubbio che ci siano ancora dei cattolici onesti è legittimo:  Formigoni e compagni non sono al potere per opera dello Spirito Santo, ma in quanto scelta democratica e “libera”.
Lascio al lettore la scelta degli aggettivi con cui qualificare i cattolici che li hanno eletti e li mantengono al potere.