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Articoli

Italiani, what else?

Oltre a tutte le belle cose che i greci e gli italiani hanno regalato al mondo, e di cui abbiamo il diritto di andare fieri, forse verremo ricordati per aver generato il flesso da cui è iniziata la parabola discendente della civiltà occidentale: non sarebbe male in fondo se così sarà; avrebbe un suo tragicomico significato, considerato che la Grecia e l’Italia sono la patria della tragedia e della commedia.

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Piccole cose sull’asse delle ascisse

Siamo esseri dall'umore fluttuante, obbligati dalla nostra stessa natura a percorrere incessantemente il tracciato sinusoidale dei sentimenti. Le stesse piccole cose che un tempo ci hanno fatto gioire, adesso appaiono come gusci vuoti di conchiglie; la parte vitale...

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La puzza del Taleggio

Fino a pochi giorni fa, al posto dell'immagine c'era un filmato: l'hanno rimosso da Youtube. Mi chiedo se qualcuno avrà fatto a tempo a vederlo. Spremendo il documentario, non più gratuito, il succo potrebbe ridursi a venti minuti, ma comprendo che il valore di...

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L’origine trasposonica dei politici

Ogni volta che l'istinto mi avverte di tenermi alla larga dai politici, la ragione protesta gridando al pregiudizio. Quand'ero giovane mi piacevano queste liti in famiglia, tanto che a volte le preferivo al cinema; invecchiando, si comprende quanta energia sprechino i...

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Il Dio che non c’è

[...] tutto il conflitto si svolge tra tre religioni del libro, religioni che vivono su un libro, e una volta ho osservato che i tentativi di conquista e di conversione sono sempre da parte delle religioni del libro. [...] quindi una grande battaglia tra libri, anche...

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Solipsismo e brave persone

Giusto per capirsi, è riduttivo e semplicistico dividere l'umanità in cattivi e buoni, perché tra questi apparenti opposti ci sono innumerevoli e variegate posizioni intermedie, situazioni contingenti nelle quali è difficile tracciare una netta linea di demarcazione...

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Coglioni col filtro

Per chiarire il concetto a chi è delicato di stomaco e non digerisce le metafore, quello che viene impropriamente chiamato razzismo, religioso, culturale o etnico che sia è una caratteristica congenita della specie umana: il diverso come potenziale minaccia, da respingere, sottomettere, indottrinare e sfruttare a seconda della strategia di marketing adottata.

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La magia del Natale

Chi crede nel Natale comincia a percepirla molti giorni prima; anche buona parte degli insofferenti al calendario subisce di buon grado l'atmosfera natalizia; non fosse altro che per i ricordi dell'infanzia, della notte di Natale, quando anche l'aria profumava di pace...

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Dove nascono gli Dei?

Dove nascono gli dei? è una delle domande che inserirei nei test per la valutazione dell’Intelligenza Acuta, che poco ha in comune con il quoziente d’intelligenza noto con l’acronimo di QI, che è il risultato delle masturbazioni statistiche e psicologiche assemblate arte per prevedere i risultati accademici, le performance professionali e anche la predisposizione a soffrire di patologie psicosociali.

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Almeno astieniti

…perché in quella dittatura di una maggioranza inconsapevole che ottusi e benpensanti si ostinano a chiamare democrazia, il consenso elettorale segue le stesse logiche di marketing dei prodotti e, come certo saprete, tutti i prodotti si vendono mediante la...

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Raccolta differenziata: superbia e umiltà

Superbo o umile sono entrambi rifiuti tossici del metabolismo mentale, spazzatura della peggiore specie insomma, ma diversamente quotata al mercato delle vacche, e ciò crea qualche problema di coscienza a chi non ha avuto la fortuna (?) di nascere Lapo.

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La paura dell’uomo nero

Bei tempi quando l'uomonero si nascondeva sotto il letto e nell'armadio. Ogni cultura aveva il proprio modo di descriverlo, attribuirgli poteri, limiti, comportamenti capaci di evocarlo. Faceva paura, è vero, quando s'insinuava come presenza indefinita nei sogni, nel...

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Quel di mezzo che c’è tra il dire e il fare

A te che sei appena tornato dalla messa con i pasticcini della domenica dico attento a ciò che dici e prometti a te stesso, se non vuoi trovarti solo, naufrago in un oceano di sentimenti contrastanti, con lo sguardo atterrito sulla coda del mostro che ha distrutto il fragile guscio dei tuoi sogni.

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E i morti stanno a guardare

Ricordare i morti, a prescindere da “feste”, ricorrenze, liturgie e analoghe stronzate di marketing, dovrebbe servire a far decadere in nostalgia il dolore di una perdita, oltre che ricordarci che siamo carne con la data di scadenza.
E intanto i morti ci guardano, sorridono forse dell’imbecillità di chi si mette una zucca sulla zucca perché “va di moda”.

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